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Parco dei Mostri di Bomarzo passeggiata tra sculture terrificanti

Il Parco dei Mostri di Bomarzo, una passeggiata tra sculture terrificanti

Il Parco dei Mostri di Bomarzo l’ho scoperto per puro caso, durante una ricerca dei posti più belli d’Italia. Beh, questo Parco è proprio così: uno dei posti più nascosti, sconosciuti e più belli del Bel Paese.
Bruno Zevi ne dà una descrizione così completa che potrei ridurre alla sua citazione il mio articolo:
“A Bomarzo la finzione scenica è travolgente; l’osservatore non può contemplare perché vi è immerso in un ingranaggio di sensazioni, […] capace di confondere le idee, di sopraffare emotivamente, di coinvolgere in un mondo onirico, assurdo, ludico ed edonistico”.

Il Parco dei Mostri

Conosciuto anche come Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie, a Bomarzo nella provincia di Viterbo, si erge un complesso monumentale: si tratta di un parco naturale con cascate ed alberi secolari in cui, passeggiando, si incontrano del sculture grottesche del XVI secolo. Queste rappresentano le più disparate figure fantastiche e mitologiche in basalto.
Nel 1547 il principe Pier Francesco Orsini commissionò all’architetto Pirro Ligorio la sua realizzazione che avviene nel 1552. Si pensa che l’autore delle sculture possa essere Simone Moschino, ma l’informazione non è attendibile. Fatto sta che queste facce minacciose, che spuntano nel nulla senza logica, sono state scolpite sul posto direttamente dalla roccia. Stupefacente!

Ligorio è riuscito a creare una sorta di anfiteatro naturale con attori giganteschi.

Parco Mostri Bomarzo

Andre a Bomarzo

Parco Mostri Bomarzo

Io a Bomarzo

Lo stile classico del Cinquecento italiano è completamente messo da parte. Non c’è prospettiva né proporzione. Tutto è irregolare e sconvolgentemente ammaliante.Parco Mostri Bomarzo

Il visitatore si trova inevitabilmente avvolto in questo caos di forme e creature, un vero labirinto, che lo lasciano confuso ed estasiato.

Descrizione del Parco

All’ingresso viene fornita una mappa che dà un certo ordine al percorso. Io, però, trovo più intrigante l’idea di lasciarsi andare ai sentierini che si trovano tra gli alberi. In questo modo lo stupore dello spettacolo dei Mostri è assicurato!

Parco Mostri Bomarzo

Mappa del Parco dei Mostri di Bomarzo

Appena si entra si ha l’idea di perdersi nel bosco come Cappuccetto Rosso, mentre si incrociano questi massi imponenti sia inquietanti che divertenti.

Subito un monito ci viene dato dal Principe, prima di conoscere il Proteo:

“Tu ch’entri qua pon mente parte a parte et dimmi poi se tante maraviglie sien fatte per inganno o pur per arte”.

L’arte e la letteratura si fondono in iscrizioni enigmatiche e misteriose. Dei versi in rima in rosso vengono scolpiti sulle rocce quasi ad introdurle al visitatore. La sensazione è elettrizzante!

Qui trovate le terribili creature che si scoprono nel giardino:

Si torna un po’ tutti bambini quando si incrociano queste rocce occhiute o le architetture impossibili, come la Casa pendente.

Parco Mostri Bomarzo

Casa Pendente

Ma perché costruire questo Parco?

Non c’è un vero perché.
Dalle mie ricerche è venuto fuori che sono secoli che scienziati, storici e filologi cercano di spiegare questo labirinto simbolico. Alcuni hanno trovato similitudini con il Canzoniere di Petrarca, con l’Orlando furioso ariostesco e con alcuni poemi di Bernardo Tasso. Altri l’hanno interpretato come un percorso iniziatico. Secondo me, il Principe voleva fare qualcosa di misteriosamente innovativo! Voleva dare una sferzata di originalità al suo territorio, e ci è riuscito alla grande!

Questa popolazione di massi sparge in tutto il bosco una magia che riporta ai tempi di Re Artù e Mago Merlino!

Divenne uno dei più conosciuti nel 1500, dei più visitati e dei più misteriosi. Con questa iscrizione si chiude il percorso sul tempietto probabilmente dedicato a Giulia Farnese, seconda moglie di Orsini:

“Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi”.

Parco Mostri Bomarzo

Come arrivare: noi abbiamo dormito a Orte presso il B&B Eco-Friendly Il Roseto che consiglio altamente. La signora Aurelia è estremamente gentile, disponibile e cordiale. Le camere sono spaziose e dotate di tutti i comfort. Inoltre Orte dista solo una ventina di minuti da Bomarzo.

Visite: in genere è aperto tutto l’anno con orario continuato dalle 08.30 – 19.00 dal 01/04 – al 31/10 e 08.30 al tramonto dal 01/11 – al 31/03

Ingresso: adulti e bambini +13 anni Euro 10
Bambini fino a 4 anni gratis – da 4 a 13 anni Euro 8

Comments (2)

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    Roberta

    Vorrei visitare il parco tempo e andare a caccia dei mostri. Che bella quella mappa, di sicuro la conserverei per ricordo 🙂

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    • Avatar

      Dona

      Perché non provi ad approfittarne in prossimo ponte del 2 giugno? Sicuramente ci saranno tantissime persone, ma ti basterà arrivare all’apertura per goderti lo spettacolo e andare finalmente a caccia 😀 la mappa è nello scatolone dei ricordi 🙂 grazie per essere passata!

      Reply

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