Il mio secondo mercatino di Natale: Colmar
Salve a tutti!
Chiedo venia per la mia assenza negli ultimi giorni, ma la vita è stata molto frenetica. Giorni leggeri alternati a giorni estremamente pesanti. Discussioni e tristezze sommate a tante paure generano momenti difficili.
Ma, come cantavano i Ricchi e Poveri, tutto passa e tutto passerààààà
Se c’è una cosa che dobbiamo imparare tutti, questa è: mai mettere da parte ciò che ci piace fare, altrimenti ci ritroveremo a sentirne la mancanza e a soffrirne. Quindi a litigare col mondo intero!
Ab evitandum est!
Perciò mi rimetto in carreggiata determinata e combattiva più che mai e vi propongo un bel racconto del secondo mercatino di Natale: quello gelido di Colmar!
Vi ricordate il primo di Riquewihr? Beh da lì siamo saliti in autobus e siamo andati a congelarci, per lo meno io, a Colmar!
Colmar è una deliziosa cittadina di quelle zone medievali dell’Alsazia un pizzico più grande di Riquewihr, piena di quelle deliziose casette che sembrano fatte di marzapane e che ti mangeresti tutte a bocconi!
L’atmosfera era gelidamente meravigliosa! Tutto era curato nei minimi dettagli!
Tutti erano vestiti da Babbi Natale e Babbe Natale, il vino caldo fumava da tutte le parti, c’erano segnali che avvisavano che a breve sarebbe passato Père Noël e frecce che ti conducevano per tutti i mercatini sparsi per il centro storico!
La cosa bella di questi mercatini è che la loro super organizzazione ti permette davvero di ammirare le città senza nemmeno accorgerti della fatica, (se non fosse per il freddo!) ma purtroppo il lato negativo a mia opinione è che le bancarelle sono molto ripetitive. Stessi oggetti, stessi dolci e stesse lucine. Probabilmente questa è la pecca maggiore.
Passeggiando, passeggiando si scoprono piccole unicità architettoniche come “La più bella e famosa casa in legno della città”, Maison Pfister. Costruita in legno e pietra nel 1537, ha uno stile rinascimentale e una decorazione su legno che abbellisce due piani interi.
Ci siamo arrivati dal lato contrario a quello dal quale tutti, tutti, tutti facevano foto con tablet, reflex, compatte e smartphones, quindi l’avevamo di spalle. E siamo rimasti a bocca aperta!
Altra tappa fondamentale è il ponte di Saint-Pierre da cui si apre uno scorcio magico sulla Petit Venise d’Alsazia. La chiamano così per via dei tanti canaletti che furbetti furbetti si infilano in quell’isolato!
Tanner’s district è anche da segnare in agenda grazie alle case a graticcio del 17imo secolo degli antichi conciatori di pelli!
Ed infine, la Collegiata di San Martino, la chiesa gotica più famosa d’Alsazia! L’abbiamo beccata chiusa e, se fosse stata aperta, non saremmo sicuramente riusciti a vederla per quanta fila ci sarebbe stata!
I mercatini sono anche una fantastica opportunità per assaggiare quelli che oggi chiamano lo “street food” alsaziano! Salsicce, patate, crauti a gogo! E poi waffles, crepes, bretzel per ogni dove! Per cui si riesce ad assaggiare tutto per pochi euro!
Appena arrivati avevamo una fame pazzesca e ci siamo fiondati sulla prima bancarella, e purtroppo non ho fatto in tempo a fare le foto al nostro pranzo 😀
Al prossimo racconto e buona domenica!
Neogrigio
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bellissima Colmar, ci sn stato
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Dona
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In che periodo dell’anno? 🙂
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giovapoli
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Io invece ci sono andato in agosto: 36 gradi, 4 ore sotto il sole e collasso finale 😉 Molto bella, però!
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Dona
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Hahahaha totalmente il contrario insomma!!
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