È ufficiale, mi sto battezzando in Asia. Ho messo piede in territorio asiatico solo per qualche ora nel 2013 per uno scalo verso l’Australia. Per le prossime 2 settimane camminerò tra le genti del “Paese del sorriso”, la Thailandia.
Devo dire che ero un po’ impaurita all’inizio. Da piccolina ricordo di aver visto il film “Bangkok senza ritorno” e ne rimasi traumatizzata. Senza contare che anche Bridget Jones viene arrestata per una truffa di droga! Insomma, forse è per questo che non ne sono mai stata ispirata più di tanto. Però, poi, gli anni passano, la coscienza e il giudizio aumentano di pari passo con le esperienze e oggi affronto la Thailandia con un bel sorriso (e gli occhi sempre ben aperti!). Quando leggo certi articoli che fanno venire l’acquolina in bocca, non resisto proprio: I sapori della Thailandia!
Da quanto ho letto sulla mitica Lonely e dai racconti di colleghi blogger follemente innamorati della Thailandia, mi sono fatta un’idea generale di questo paese e questa è:
La mia top 5 di cosa mi aspetto da questo viaggio in Thailandia:
1. Sapori, odori e colori mai incontrati prima
Adoro creare ricordi con odori e sapori e la Thailandia non può deludermi! Ho mangiato thai in Australia e Olanda ed è stato sempre amore a primo boccone. Finalmente riuscirò ad assaporare la vera cucina thailandese e sono quasi certa che mi estasierà totalmente! Qualche assaggino sarà necessario al mercato Damnoen Saduak, anche per eliminarlo dalla mia lista dei viaggi del cuore!
2. Fiori, piante e profumi sparsi per ogni dove
Ho sempre dipinto nella mia fantasia la Thailandia come un paese pieno di colori e di fiori. Lo immagino tutto giallo, arancione, rosso e rosa, i colori della felicità! Tanti fiori profumati, fiori ovunque! Fiori come decorazioni, come dono offerto a Budda, come regalo ed il loro profumo che inebria l’aria! E poi mi figuro tanti alberi verdi splendenti e piante così strane da meravigliarti e farti chiedere: “ma cosa sarà mai questa piantuccia?”.
3. Cultura buddista a 360°
Voglio stupirmi con quei Budda monumentali che sorridono sempre. Immagino che rimarrò a bocca aperta davanti a quegli unici tempi dai mille colori e dalle guglie così indescrivibilmente affascinanti! Salirò molti scalini per visitarli e viverli immersa nel clima umido locale. Mi piacerebbe comunque comprendere questo lato della cultura thailandese e, perché no, pregare insieme a loro!
4. Sorrisi radiosi ovunque
Anche se l’ultimo racconto mi ha parlato dei thailandesi come, ormai, un popolo furbo che ha capito come approfittare del giro di turismo di massa che si è creato, voglio ancora credere che incontrerò quei sorrisi innocenti ed accoglienti di un popolo che ha capito come sfruttare al massimo il suo potenziale attrattivo.
5. Italiani ovunque
Questo è il punto più dolente e per me è sempre una sfida rimanere in silenzio davanti al classico cliché dell’italiano all’estero. Qual è? Quello che fa un casino pazzesco ovunque si trovi, quello che è maleducato, irrispettoso e che pensa che sia il padrone del mondo. Quando incrocio questi soggetti faccio sempre finta di non essere loro compatriota, perché, la cosa che odio di più dell’italiano medio che viaggia è la sua inevitabile e naturale tendenza a fare gruppo con gli altri italiani all’estero. Che cosa odiosa!
Abbandono la triste consapevolezza del #5, per lasciarmi andare ai sogni di spiagge paradisiache e acque cristalline, come quelle che ho sempre visto nei video che girano continuamente su Facebook.