Mi chiamo Dona e avevo da poco 25 anni, quando ho aperto questo blog nell’aprile 2016, scrivendo per pura passione di parlare dei miei viaggi.
Dal gennaio 2017 ho preso le redini della situazione e ho trasformato Una Vita in Valigia in un vero travel blog.
Oggi, mi rendo conto che il mio blog mi ha cambiato la vita. La mia è diventata davvero una vita in valigia.
Ho sempre adorato aiutare generosamente ed incondizionatamente il prossimo, soprattutto in campo viaggi. In un certo senso, quando qualcuno mi chiede un consiglio su dove andare e cosa fare, la mia vita si blocca e do il massimo che posso dare per aiutarlo a vivere al meglio il suo viaggio.
Perciò ho creato questo posticino tutto mio, la mia Vita in Valigia, per condividere le mie esperienze in viaggio ed aiutare tutti i viaggiatori in cerca di consigli.
Non amo le cose semplici, né essere scontata. Sono una perenne ricercatrice dell’autenticità ed una fervida sostenitrice delle culture locali del mondo. È per questo che ho subito creato un progetto, il Green Travel Project.
Cosa troverai su Una Vita in Valigia? Tutto ciò che è VERO, quando viaggi.
Tutto ciò che è vero come la stanchezza, le occhiaie, le foto mosse, la mancanza di luci, rossetto, cipria, fondotinta, scarpe, abbinamenti di vestiti e accessori perfetti. Niente foto ritoccate, niente racconti idilliaci, niente frasi d’amore, perché quando viaggi succede di tutto! Perfino di bisticciare col tuo compagno che prende in Irlanda una strada contromano!
Troverai anche il mondo visto dagli occhi di una giovane viaggiatrice che non si vergogna di emozionarsi per le più piccole cose, ma soprattutto suggerimenti, consigli, avventure, aiuti linguistici, per sopravvivere nel mondo spendendo poco e mangiando tanto!
Cosa NON troverai su Una Vita in Valigia?
Né qui, né sui miei social troverai:
– sponsorizzazioni di prodotti o attività che non c’entrano nulla con il tema viaggio;
– mille foto o mille video: io il viaggio me lo godo e voglio che anche voi, grazie ai miei articoli, ve lo godiate;
– idiozie varie come utilizzare bambini o ecografie online, per infoltire la cerchia di followers;
– informazioni improbabili di viaggio, ossia informazioni che non aiutano il mio lettore a viaggiare meglio.
Cosa combino su Una Vita in Valigia?
Scrivo dei viaggi che ho fatto, di posti che ho visto ed esperienze che ho vissuto. In base a questi racconto, creo guide, liste per consigliare lettori, come te, su cosa fare, cosa vedere, cosa mangiare, cosa sapere. Ogni tanto do sfogo alla mia vena da secchiona e scrivo anche articoli con rimandi storici e letterari.
Quando scrivo, raramente, di mete che non ho ancora visitato, sono felice lo stesso. Studio, faccio ricerca e scopro cose nuove, il che mi piace da matti!
Chi sono nella realtà?
Nasco come americanista e traduttrice e sono allergica alla matematica.
Ho una laurea in Lingue e letterature straniere orientali e occidentali conseguita presso l’Università di Macerata. Mi sono specializzata, poi, in Lingue, culture e traduzione letteraria sempre con orientamento americanistica con una traduzione sperimentale di un poema epico americano. È il mio orgoglio più grande, per questo la condivido anche qui: puoi leggere la mia tesi triennale qui e magistrale qui.
È per questa ragione che gli Stati Uniti occupano un posto speciale nel mio cuore. Per ora sono a quota 14 su 50, ma conto di vederne molti altri nei prossimi anni!
Una viaggiatrice nel DNA: ho il sangue di nonni e genitori che hanno viaggiato per incontrarsi. Perfino Andrea, il mio fidanzato, l’ho incontrato viaggiando.
Adoro camminare e girovagare in bici.
Amo i particolari e vagare per i vicoli delle città senza meta.
Assaggio sempre i cibi tipici di ogni mia meta (per questo la mia trippetta ne risente sempre un po’).
Salto ovunque io vada.
Mi piace dormire negli ostelli, perché mi fanno respirare un aria di libertà e rivoluzione di vita. È qui che vivi il vero Viaggio.
Voglio sempre conoscere la lingua del posto ed i suoi modi di dire.