Napoli in sé e per sé è un immenso universo di storia, cultura e arte. Parliamo di una città che ha governato per secoli e secoli all’insegna del gusto, dell’arte, dello splendore e della conoscenza. E così è ancora, nonostante i tempi cambino! Accanto al Palazzo rinascimentale ormai troviamo una fenomenale street art esplosa negli ultimi anni. Senza contare che la sua pizza fa venire l’acquolina in bocca a chiunque, mentre il Vesuvio guarda imponente tutto il golfo.
Napoli è anche uno scrigno che racchiude mille segreti, e uno di questi è lo straordinario l’Archivio Storico del Banco di Napoli.Oggi voglio farvi scoprire questo tesoro che io stessa ho scoperto grazie alla mitica Simona Sacri. Gironzolando per Instagram ho beccato una sua foto immersa nei tomi dell’Archivio e non ho potuto fare a meno di andarlo a visitare, appena ho potuto. Grazie Simo!
Non avevo idea di cosa si trattasse o di cosa avrei trovato, sapevo solo che dovevo andarci. Quei libroni mi avevano subito conquistata. Sentivo la storia vera e vissuta che trasudavano e volevo conoscerli più da vicino. E l’ho fatto.
Cos’è l’Archivio Storico del Banco di Napoli?
L’Archivio Storico del Banco di Napoli è il più importante archivio bancario del mondo. Raccoglie (quasi) tutti i documenti originali dei banchi pubblici che risalgono al 1573. I preziosi documenti si raggruppano in;
- fedi di credito (antichi assegni circolari);
- libri maggiori, ossia registri di movimenti bancari;
- elenchi dei clienti dei banchi.
Ad oggi, è stato trasformato in un museo e viene chiamato con una metafora il “Cartastorie“, perché racconta tantissime storie sulle tonnellate di carta presenti. Grazie alle varie scritture effettuate presso i banchi pubblici in qualsiasi occasione, l’Archivio costituisce un vero patrimonio sociale dal Cinquecento in poi, che ci aiuta a figurare diversi tipologie di vicende di personaggi e fatti realmente esistiti ed accaduti.
Il cuore di questo museo pulsa tra le descrizioni delle causali di pagamento racchiuse nei numerosi indici.
L’importanza delle causali dell’Archivio Storico del Banco di Napoli
Con lo sviluppo economico del Regno di Napoli, crescevano anche i clienti e i movimenti finanziari. Per questo i banchi pubblici (le nostre attuali banche) iniziarono a svolgere le più disparate operazioni verso tutte le classi e tutte le tasche. I banchi non pagavano interessi per la raccolta di depositi e questo permetteva di emettere quantitativi di denaro in ogni momento.
Insomma, grazie alle descrizioni delle fedi di credito, si può dipingere uno spaccato economico, sociale e culturale della Napoli del ‘500 fino ad oggi. Si può leggere del semplice pagamento a Caravaggio di un’opera realizzata o addirittura di un risarcimento danni per una violenza sessuale. Ciò che aiuta a rendere chiaro il tutto è l’estrema precisione con cui queste causali di pagamento venivano scritte. Punto per punto, ogni singolo oggetto venduto o dato in pegno veniva scritto su carta.
La ricchezza e l’importanza di questo posto sono veramente uniche.
Multimedialità dell’Archivio Storico del Banco di Napoli
Questo museo è speciale anche perché fornisce spunti interattivi all’avanguardia. Tra storie narrate con voci teatrali e videoproiezioni l’adrenalina sale ed entri ancora di più nel tutto. Ci sono schermi e sistemi touch dove poter selezionare una fede di credito a scelta, dove puoi leggerla in versione originale con annesse spiegazioni.
Ad esempio, ad Andre che è un fan di Gomorra, è piaciuto tanto l’attore, che interpreta Enzo Sangue Blu, che narrava vestito tutto a festa ottocentesca la triste vicenda di Angelo Carasale.
Queste sono alcune delle storie che tra video e archivi touch potrai vedere e ascoltare:
–Caravaggio; le sette opere e la pala Radolovich
–L’omicidio Carafa D’Avalos
–Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero
–La Schiavitù a Napoli tra ‘600 e ‘700
–Angelo Carasale: parabola di un maniscalco, dal San Carlo a Sant’Elmo
–La bottega di Monsù Desiderio
–Storie dal carcere
Alcuni numeri dell’Archivio Storico del Banco di Napoli
- 8 erano i Banchi Pubblici che esistevano nel XVI secolo a Napoli (qui li trovi tutti elencati).
- 80 sono i chilometri che si raggiungono, mettendo in fila tutti i tomi presenti.
- 330 sono le stanze dell’Archivio.
- 450 sono gli anni d’esistenza di questo Archivio.
- 1800 anno in cui è stato istituito l’Archivio.
- 400.000 sono i volumi presenti.
- 17.000.000 sono i nomi delle persone censiti tra i documenti.
Info utili per visitare l’Archivio Storico del Banco di Napoli
Come arrivare all’Archivio Storico del Banco di Napoli
L’Archivio è situato in via dei Tribunali, 214 e puoi raggiungerlo facilmente a piedi.
In metro
Basta scendere alla fermata Garibaldi, seguire via Alessandro Poerio e attraversare Piazza Enrico de Nicola. Con le spalle al maestoso tribunale, lo trovi ad una ventina di metri. Oppure segui il percorso 2, sempre dalla metro Garibaldi.
In auto
Nei paraggi non ci sono parcheggi, ma nel raggio di 200 metri o massimo 1 km trovi vari parcheggi:
Quick Stazione Centrale (al chiuso non sorvegliato);
Gran Garage Victoria, dove lasciamo le nostre auto da sempre (al chiuso sorvegliato). Prenotando online, otterrai il 20% di sconto.
Orari e apertura
Aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 10 alle 18, mentre la domenica dalle 10 alle 14.
Costo d’entrata all’Archivio Storico del Banco di Napoli
Biglietto intero 5€.
Bambini 0-12 anni ingresso gratuito.
Ragazzi 13-17 anni 3€.
Riduzioni per gruppi 4€ (min. 15 persone) e studenti 2€.
Con guida
Biglietto intero 7€.
Bambini 0-12 anni ingresso gratuito.
Ragazzi 13-17 anni 5€.
Riduzioni per gruppi 6€ (min. 15 persone) e studenti 3€.
CONSIGLIO: scegli la visita con la guida. Lo staff è preparatissimo e la nostra, Elisabetta, è stata super! Senza faresti davvero fatica a capire di che straordinario Patrimonio si parla!
All’interno dell’Archivio Storico del Banco di Napoli
La temperatura alla quale si conservano i tomi è di circa 15-17°. La visita potrebbe risultare faticosa dopo un po’, se sei freddoloso, quindi vestiti a cipolla.
Se durante la vostra prima visita a Napoli il meteo non è clemente, approfittate di vedere questo Archivio Storico!
Se cerchi altre info, non esitare a visitare il sito http://www.ilcartastorie.it/.